HiPOD 26 agosto 2021
Due generazioni di sedimenti soffiati dal vento

Due generazioni di sedimenti soffiati dal vento
Questa colorata immagine ritrae una regione situata nella Noctis Labyrinthus, un sito arroccato nella più ampia regione Tharsis che a sua volta è situata nel tratto superiore del sistema di canyon della Valles Marineris.

L’immagine è centrata su dei brillanti pomi rocciosi circondati da un substrato roccioso, l'immagine cattura anche l'interazione di due distinti tipi di sedimenti accumulati dal vento. Attorno ai pomi rocciosi c’è una rete di pallide creste rossastre interconnesse da una complessa morfologia. Queste creste ricordano le più semplici "creste eoliche trasversali" (o TAR, che deriva dall’inglese Transverse Aeolian Ridges) molto comuni nelle regioni equatoriali di Marte.

I TAR sono ancora poco conosciuti e la loro formazione e a volte attribuita a dune prodotte da venti che hanno soffiato prima in un senso e poi in quello opposto, sono composti o da polvere indurita o da sedimenti a grana più grossa. Le osservazioni di HiRISE hanno finora dimostrato che queste formazioni geologiche sono stabili nel tempo, il che ci permette di avanzare due ipotesi sulla loro formazione: la prima è quella di un lento accumulo di sedimenti su scale temporali molto più lunghe di quelle della durata della missione dell’MRO, la seconda è una formazione avvenuta in epoche con condizioni atmosferiche molto diverse rispetto alle dei giorni nostri.

Le dune di sabbia scura sono il secondo tipo di sedimenti soffiati dal vento visibili in questa immagine. La duna di sabbia scura visibile appena sotto il centro del ritaglio dell’immagine principale, mostra caratteristiche che sono comuni alle dune di sabbia attive osservate da HiRISE in altre regioni di Marte, compresi gli insiemi di piccole increspature che si incrociano sulla cima della duna. In molti casi, è il moto di queste piccole increspature che guidare l'avanzamento delle dune marziane. Il colore scuro di queste dune è dovuto alla presenza di ferro di origine vulcanica nei grani di polvere che la compongono a differenza di quelle terrestri che invece sono fatte di polvere di quarzo che ha un colore più chiaro.

Questa immagine mostra chiaramente la sabbia scura situata sulla parte superiore della rete dei TAR il che indica che le dune di sabbia sono più giovani dei TAR. Inoltre, l'aspetto ben definito delle dune suggerisce che sono ancora attive e potrebbero aiutarci a definire meglio l'insolita morfologia dei TAR mediante sabbiatura nelle condizioni climatiche odierne.

Traduzione: Pasquale Sciarretta

numero: ESP_033262_1725
data di acquisizione: 31 agosto 2013
altitudine: 260 km

https://uahirise.org/hipod/it/ESP_033262_1725
NASA/JPL-Caltech/UArizona
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Bianco e nero è meno di 5 km di diametro; colore enfatizzato è meno de 1 km.