La motivazione alla base di questa immagine è quella di osservare le modifiche che si verificano su questo pendio a partire da
un’immagine ripresa in precedenza della stessa regione. Tuttavia, una caratteristica che invece non è affatto cambiata ma che invece rimane ancora piuttosto vistosa è la presenza di
molte tracce lasciate dai massi che rotolano lungo il fianco del cratere.
Quando massi iniziano a rotolare giù lungo un pendio polveroso, possono lasciarsi dietro di se lunghe tracce tratteggiate. Sia le tracce lasciate dai massi, sia le striature causate da valanghe di polvere, possono essere sia di colore chiaro che di colore scuro rispetto al terreno circostante. Le numerose tracce presenti in questa immagine sembrano provenire tutte da una piccola alcova
vicino al bordo del cratere. Dopo aver percordo diversi metri lungo il fianco del cratere terminano nei pressi del suo fondo. Un tratto della zona dove la maggior parte dei massi si ferma
mostra una enorme quantità di massi, alcuni ancora con la sica lasciata dalla loro caduta.
Attraverso le foto di HiRISE abbiamo osservato come tracce lasciate dai massi nel corso del tempo sbiadiscono. Tuttavia, in questa regione, rispetto a un'altra immagine presa nel maggio 2010, le tracce in questa immagine, che risalgono al marzo 2013, non sembrano affatto sbiadite, nonostante sia trascorso un lasso di tempo abbastanza lungo. Questo potrebbe voler dire che il cratere in questa immagine è in una zona di Marte poco polverosa.
Traduzione: Pasquale Sciarretta
numero:
ESP_031280_1705data di acquisizione: 29 marzo 2013
altitudine: 263 km
https://uahirise.org/hipod/it/ESP_031280_1705
NASA/JPL-Caltech/UArizona
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