HiPOD 22 luglio 2021
Una catena di crateri secondari

Una catena di crateri secondari
Questa catena di crateri secondari è perfettamente allineata con la proiezione dell’ orbita di HiRISE sul terreno (il percorso immaginario tracciato sulla superficie del pianeta da un punto immediatamente al di sotto della sonda MRO che si trova in orbita attorno ad esso). Grazie a questo favorevole allineamento, la HiRISE è stata in grado di riprendere la maggior parte della catena in una sola immagine lunga 25 chilometri.

I crateri secondari vengono generati durante l‘ impatto che porta alla formazione di un cratere. Gli impatti sono eventi dotati di grande energia, e mentre alcune rocce vengono fuse o vaporizzate, altre vengono spezzate in grandi blocchi e proiettate al di fuori del cratere. Alcuni di questi blocchi hanno sufficiente energia cinetica da formare essi stessi dei piccoli crateri quando ricadono sulla superficie di Marte.

Questi crateri possono avere un diametro paragonabile a quello dei crateri principali (quelli creati direttamente dai corpi celesti penetrati nell’ atmosfera marziana arrivando dallo spazio).
Esistono anche ammassi di crateri primari (alcuni esempi sono visibili nelle immagini PSP_010200_1805, PSP_010292_1785, and ESP_017270_2265), e ciò rende difficile determinare quali siano i processi responsabili della creazione di un particolare gruppo di crateri. Una caratteristica peculiare dei crateri secondari è quella di tendere ad avere una forma irregolare, a causa della minore velocità del corpo impattante.

Traduzione: Roberto Gorla

numero: ESP_020280_2000
data di acquisizione: 23 novembre 2010
altitudine: 282 km

https://uahirise.org/hipod/it/ESP_020280_2000
NASA/JPL-Caltech/UArizona
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Bianco e nero è meno di 5 km di diametro; colore enfatizzato è meno de 1 km.