HiPOD 05 luglio 2023
La macchia nera di Marte

La macchia nera di Marte
Il 13 ottobre del 1659, l’astronomo olandese Christiaan Huygens diresse uno dei suoi telescopi verso un punto brillante di colore arancione nel cielo e produsse ciò che l’ astronomo americano Percival Lowell avrebbe chiamato “il primo disegno di Marte degno di questo nome, prodotto dall’ uomo”. Huygens incluse nel disegno una macchia scura che si pensa rappresenti la Syrtis Major, di cui è visibile una piccola parte in questa immagine ripresa dalla HiRISE.


Syrtis Major è un cosiddetto vulcano a scudo. Il suo colore scuro deriva dalle rocce basaltiche della zona, visibili perché qui manca la polvere che ricopre il resto del pianeta dandogli il suo tipico colore rosso ruggine. Seguendo questa macchia scura durante ripetute osservazioni, Huygens concluse che Marte ruota su sé stesso ogni 24 ore: un intervallo di tempo non molto distante dal reale periodo di rotazione di circa 24 ore, 39 minuti e 58 secondi.



In questa immagine di Syrtis Major un antico letto risalente all’epoca Noachiana è stato portato alla luce. Questa è roccia formatasi nei primi tempi della storia di Marte. Un cratere da impatto di circa 50 chilometri di diametro presenta delle stratificazioni lungo le sue pareti. Questi strati potrebbero essere formati da diverse componenti geologiche, come flussi di lava, detriti provenienti da impatti craterici vicini o depositi di polvere o sabbia. Ciascuno di essi potrebbe rappresentare periodi diversi di accumulo e di erosione. Gli strati sono di spessore variabile: alcune delle unità più leggere e resistenti sono spesse meno di dieci metri, mentre gli strati più scuri sono di oltre cento metri di spessore.
numero: ESP_013951_1955
data di acquisizione: 18 luglio 2009
altitudine: 275 km

https://uahirise.org/hipod/it/ESP_013951_1955
NASA/JPL-Caltech/UArizona
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Bianco e nero è meno di 5 km di diametro; colore enfatizzato è meno de 1 km.