HiPOD 15 dicembre 2022
Gravine e canali di scolo sulla parete di un cratere

Gravine e canali di scolo sulla parete di un cratere
Questa immagine ripresa dalla HiRISE è un esempio della varietà e della complessità dei processi che avvengono lungo le pareti dei crateri marziani, ben dopo che l’impatto è avvenuto.

In alto nell’immagine si nota il bordo rialzato del cratere; in fondo invece si vede il picco centrale del cratere – una formazione a cupola di materiale risalito dal fondo circostante del cratere e che si è sollevato durante l’ evento di impatto.

Dalle pareti scendono degli avvallamenti tortuosi e battuti dal vento, chiamati gole o gravine. Alcune di queste gravine potrebbero essersi formate per lo scorrere dell’acqua allo stato liquido, scioltasi dal ghiaccio o dalla neve depositata sulle pareti del cratere oppure proveniente da falde acquifere delle pareti del cratere. Degna di nota è anche la formazione allungata, a forma di lingua che si estende a metà dell’ immagine, con un fronte più scuro e arrotondato e solchi evidenti e paralleli sulla sua superficie. Queste caratteristiche, assieme alle delicate fratture che si trovano sulla superficie, suggeriscono che la formazione si è forse creata a causa del movimento di materiale ricco di ghiaccio, che è sceso dall’alto delle pareti fin sul fondo del cratere.

Le forme superficiali di questa formazione, come anche quelle visibili in altre gole, non appaiono nitide e immutate nel tempo, e le dune portate dal vento hanno spezzato la parte anteriore del fronte e molti piccoli crateri punteggiano la superficie della lingua: queste evidenze mostrano che il movimento del materiale (ricco di ghiaccio o forse di acqua) non è avvenuto di recente.

Traduzione: Roberto Gorla
numero: ESP_013726_1475
data di acquisizione: 01 luglio 2009
altitudine: 254 km

https://uahirise.org/hipod/it/ESP_013726_1475
NASA/JPL-Caltech/UArizona
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Bianco e nero è meno di 5 km di diametro; colore enfatizzato è meno de 1 km.