Le caratteristiche ramificazioni di colore scuro che si possono vedere sul fondo del cratere Antoniadi assomigliano a gigantesche felci oppure a calchi di antiche felci. Tuttavia queste formazioni hanno dimensioni di parecchi chilometri e sono composte da materiale roccioso irregolare.
Un’ipotesi più plausibile è che esse costituiscano una rete di canali a “rilievo invertito”. I canali potrebbero essere stati affiancati o riempiti da materiale indurito, rendendoli più resistenti all’erosione operata dal vento rispetto ai materiali circostanti. Dopo qualche miliardo di anni di erosione eolica i canali hanno resistito ed appaiono ora in rilievo. Il materiale che si trova tra i canali ramificati è tipicamente fratturato e il suo colore è simile ad altri depositi che si trovano su Marte, conosciuti per essere ricchi di minerali idrati come le argille.
I canali a “rilievo invertito” hanno ramificazioni corte e tozze che sono la caratteristica di formazioni create da affioramenti di acqua di falda. L’acqua, che si scioglie in primavera, si insinua nei canali e taglia le stratificazioni esistenti che a loro volta collassano, così che i canali crescono a monte della sorgente. Queste riprese ci raccontano dell’esistenza in tempi antichi di un ambiente umido su Marte, dove forse è stato possibile lo sviluppo della vita. Le antiche forme di vita marziane sono state molto probabilmente costituite da microorganismi e non da giganteschi alberi di felci.
Traduzione: Roberto Gorla
numero:
ESP_012725_2015data di acquisizione: 14 aprile 2009
altitudine: 281 km
https://uahirise.org/hipod/it/ESP_012725_2015
NASA/JPL-Caltech/UArizona
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