HiPOD 11 gennaio 2022
Rottura di un bolide e successivo impatto

Rottura di un bolide e successivo impatto
Il team di studiosi che utilizza l’MRO Context Imager (CTX) ha trovato sulla superficie di Marte molti crateri di recente formazione e questo ha reso necessario l’uso di HiRISE per uno studio approfondito.

Insiemi di crateri, come quelli dell’immagine, sono molto frequenti e di solito i singoli crateri hanno un diametro di circa 1 metro. Questi insiemi di crateri sono creati da meteoriti che si frantumano nell’atmosfera e precipitano tutti nella stessa area (di poche centinaia di metri di ampiezza). L’esempio mostrato qui è il risultato di un impatto avvenuto tra Maggio 2003 e Settembre 2007. Ci si rese conto della presenza dei crateri solo nel Marzo 2008 in una immagine a bassa risoluzione ripresa dalla CTX, ma successivamente si scoprì la presenza dei crateri in una immagine precedente che risaliva a Settembre 2007.

La stessa zona fu fotografata nel Maggio 2003 dalla telecamera THEMIS a bordo del Mars Odyssey, ma nelle immagini riprese dal questa sonda il cratere non era visibile. Per cui i crateri devono essersi formati tra Maggio 2003 e Settembre 2007. I segni scuri visibili attorno a questi crateri sono creati dalle conseguenze dell’impatto che ha spostato la polvere superficiale portando allo scoperto gli scuri strati rocciosi sottostanti.

Ciò che rende insolito questo insieme di crateri è la presenze della linea scura tra i due crateri più grandi. L’ipotesi sulla sua formazione è la seguente: il meteorite originario si è rotto in due pezzi dalle dimensioni simili oltre ad una serie di detriti più piccoli, i due pezzi principali sono caduti l’uno vicino all’altro e nello stesso istante. Le onde d’urto dei due impatti si sono scontrate creando nel terreno la linea scura, una linea in cui è stata tolta la polvere superficiale scoprendo gli strati rocciosi sottostanti più scuri.

In un anno Marte è colpito da migliaia di questi piccoli meteoriti. Un numero simile di piccoli oggetti cadono anche sulla Terra ma per fortuna non riescono a raggiungere la superficie perché si disintegrano nell’alta atmosfera.

Traduzione: Pasquale Sciarretta

numero: ESP_011618_1885
data di acquisizione: 17 gennaio 2009
altitudine: 272 km

https://uahirise.org/hipod/it/ESP_011618_1885
NASA/JPL-Caltech/UArizona
#Marte #NASA #scienza #astronomia #italiano

Bianco e nero è meno di 5 km di diametro; colore enfatizzato è meno de 1 km.