Crateri secondari in vista
NASA/JPL-Caltech/UArizona
Crateri secondari in vista
PSP_002281_2115
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Questa fotografia mostra un campo caratterizzato da crateri “secondari” formatosi a causa del materiale proveniente da un grande impatto avvenuto sulla superficie di Marte. Un singolo evento di questo tipo, in base alla grandezza del corpo da impatto, può generare centinaia di milioni di crateri secondari in un attimo.

I carteri primari (quelli che si generano direttamente dall’impatto del corpo proveniente dallo spazio) possono anche avere la stessa misura dei crateri secondari; questo rende la datazione dei crateri basata sull’osservazione degli eventi susseguitisi nel tempo pressochè impossibile. I crateri secondari si differenziano da quelli primari per la loro morfologia, infatti a volte assumono forme irregolari, come si può notare dall’immagine, poichè si formano a velocità relativamente più basse. La velocità dell’oggetto impattante determina la grandezza del cratere, la forma e la profondità, dove impatti di bassa energia portano alla formazione di crateri meno sviluppati e poco profondi mentre impatti più forti determinano crateri più profondi e regolari.

Impatti da crateri di tipo secondario avvengono, come si vede qui, in gruppo in eventi dove parti del corpo impattante si frantumano poco prima di colpire la superficie. Crateri primari si trovano isolati in diverse regioni senza alcuna correlazione mentre è più probabile trovare gruppi di crateri secondari per via del loro meccanismo di formazione.

Traduzione: Marco Di Paolo

 
Data di acquisizione
21 gennaio 2007

Ora su Marte
3:34 PM

Latitudine (centrata)
31.1°

Longitudine (Est)
89.7°

Altitudine della sonda
291.1 km

Scala originale dell’immagine
29.1 cm/pixel (con 1 x 1 binning) e gli oggetti di 87 cm attraverso sono risolti

Scala dell’immagine proiettata:
25 cm/pixel

Immagine proiettata
Equirettangolare (e il nord è su)

Angolo di emissione
0.3°

Angolo di fase
57.1°

Angolo di incidenza del Sole
57°, e il Sole è localizzato 33° sopra l’orizzonte

Longitudine solare
170.2°, estate settentrionale

JPEG
Nero e bianco:
proiettato  non proiettato

Colore IRB:
proiettato  non proiettato

Colori combinati IRB:
proiettato

Colori combinati RGB:
proiettato

Colore RGB:
non proiettato

JP2 per scaricare
Nero e bianco:
proiettato (779 MB)

Colore IRB:
proiettato (390 MB)

JP2 EXTRAS
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Colore IRB:
proiettato  (122 MB)
non proiettato  (276 MB)

Colori combinati IRB:
proiettato  (178 MB)

Colori combinati RGB:
proiettato  (182 MB)

Colore RGB:
non proiettato  (255 MB)
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NB
IRB: Infrarosso–rosso–blu
RGB: Rosso–verde–blu


Addenda
Il Jet Propulsion Laboratory della NASA dirige la sonda MRO. La fotocamera fu costruita da Ball Aerospace & Techologies Corp., e il suo progetto è realizzato dall’Università dell’Arizona.