Due generazioni di sedimenti soffiati dal vento
NASA/JPL-Caltech/UArizona
Due generazioni di sedimenti soffiati dal vento
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Questa colorata immagine ritrae una regione situata nella Noctis Labyrinthus, un sito arroccato nella più ampia regione Tharsis che a sua volta è situata nel tratto superiore del sistema di canyon della Valles Marineris.

L’immagine è centrata su dei brillanti pomi rocciosi circondati da un substrato roccioso, l'immagine cattura anche l'interazione di due distinti tipi di sedimenti accumulati dal vento. Attorno ai pomi rocciosi c’è una rete di pallide creste rossastre interconnesse da una complessa morfologia. Queste creste ricordano le più semplici "creste eoliche trasversali" (o TAR, che deriva dall’inglese Transverse Aeolian Ridges) molto comuni nelle regioni equatoriali di Marte.

I TAR sono ancora poco conosciuti e la loro formazione e a volte attribuita a dune prodotte da venti che hanno soffiato prima in un senso e poi in quello opposto, sono composti o da polvere indurita o da sedimenti a grana più grossa. Le osservazioni di HiRISE hanno finora dimostrato che queste formazioni geologiche sono stabili nel tempo, il che ci permette di avanzare due ipotesi sulla loro formazione: la prima è quella di un lento accumulo di sedimenti su scale temporali molto più lunghe di quelle della durata della missione dell’MRO, la seconda è una formazione avvenuta in epoche con condizioni atmosferiche molto diverse rispetto alle dei giorni nostri.

Le dune di sabbia scura sono il secondo tipo di sedimenti soffiati dal vento visibili in questa immagine. La duna di sabbia scura visibile appena sotto il centro del ritaglio dell’immagine principale, mostra caratteristiche che sono comuni alle dune di sabbia attive osservate da HiRISE in altre regioni di Marte, compresi gli insiemi di piccole increspature che si incrociano sulla cima della duna. In molti casi, è il moto di queste piccole increspature che guidare l'avanzamento delle dune marziane. Il colore scuro di queste dune è dovuto alla presenza di ferro di origine vulcanica nei grani di polvere che la compongono a differenza di quelle terrestri che invece sono fatte di polvere di quarzo che ha un colore più chiaro.

Questa immagine mostra chiaramente la sabbia scura situata sulla parte superiore della rete dei TAR il che indica che le dune di sabbia sono più giovani dei TAR. Inoltre, l'aspetto ben definito delle dune suggerisce che sono ancora attive e potrebbero aiutarci a definire meglio l'insolita morfologia dei TAR mediante sabbiatura nelle condizioni climatiche odierne.

Traduzione: Pasquale Sciarretta


 
Data di acquisizione
31 agosto 2013

Ora su Marte
2:33 PM

Latitudine (centrata)
-7.3°

Longitudine (Est)
264.0°

Altitudine della sonda
263.2 km

Scala originale dell’immagine
26.3 cm/pixel (con 1 x 1 binning) e gli oggetti di 79 cm attraverso sono risolti

Scala dell’immagine proiettata:
25 cm/pixel

Immagine proiettata
Equirettangolare (e il nord è su)

Angolo di emissione
9.6°

Angolo di fase
32.3°

Angolo di incidenza del Sole
41°, e il Sole è localizzato 49° sopra l’orizzonte

Longitudine solare
15.0°, primavera settentrionale

JPEG
Nero e bianco:
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Colori combinati IRB:
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Addenda
Il Jet Propulsion Laboratory della NASA dirige la sonda MRO. La fotocamera fu costruita da Ball Aerospace & Techologies Corp., e il suo progetto è realizzato dall’Università dell’Arizona.