Colata lavica all’interno di un cratere
NASA/JPL-Caltech/UArizona
Colata lavica all’interno di un cratere
ESP_024587_1465
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Questa immagine cattura una scena molto rara. In generale, quando il flusso lavico scorre, riempie i luoghi più bassi e le buche mentre scorre attorno a colline e crinali. In questa immagine ci sono due colate laviche che interagiscono insieme a un cratere da impatto.

Sebbene il cratere da impatto ha un diametro di circa 3 Km ed una profondità di un centinaio di metri, è circondato da una cresta di roccia, creata durante il forte impatto, che si alza rispetto al terreno circostante. Sul lato sud del cratere, la superficie liscia di una colata lavica (con alcuni pomelli di roccia nel lato sud-ovest) è venuta a contatto con l'esterno del bordo del cratere, seppellendo qualsiasi segno di materiale espulso dal cratere e ricoprendo la maggior parte della sua cresta.

Tuttavia, poiché l'altezza del bordo del cratere era leggermente superiore allo spessore della colata lavica, il bordo del cratere ha agito come un muro e ha impedito che il cratere fosse riempito di lava. In seguito però, un’altra colata lavica, più increspata della precedente, si avvicinò al cratere - lo spessore di questa colata lavica è visibile lungo il fronte del flusso nella parte orientale dell'immagine. A differenza dell’antica colata lavica, quella più giovane ha scavalcato il bordo nord-est del cratere e un singolo lobo di lava ha iniziato a invadere l’interno del cratere. Se il bordo fosse stato più in basso, o se la lava avesse continuato a scorrere, il cratere sarebbe stato sepolto completamente e noi non avremmo la fortuna di vedere questa istantanea di un lontano passato di Marte quando ancora c’erano vulcani attivi.

Studiando l’interazione della lava con gli ostacoli e le variazioni di pendenza del terreno, gli scienziati possono calcolare lo spessore, la viscosità e la forza del flusso di lava, che a sua volta può contribuire a identificare la composizione e temperatura della lava.

Traduzione: Pasquale Sciarretta

 
Data di acquisizione
25 ottobre 2011

Ora su Marte
2:34 PM

Latitudine (centrata)
-33.3°

Longitudine (Est)
222.7°

Altitudine della sonda
255.6 km

Scala originale dell’immagine
25.6 cm/pixel (con 1 x 1 binning) e gli oggetti di 77 cm attraverso sono risolti

Scala dell’immagine proiettata:
25 cm/pixel

Immagine proiettata
Equirettangolare (e il nord è su)

Angolo di emissione
7.9°

Angolo di fase
61.3°

Angolo di incidenza del Sole
56°, e il Sole è localizzato 34° sopra l’orizzonte

Longitudine solare
20.2°, primavera settentrionale

JPEG
Nero e bianco:
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Colore IRB:
proiettato  non proiettato

Colori combinati IRB:
proiettato

Colori combinati RGB:
proiettato

Colore RGB:
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Colore IRB:
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JP2 EXTRAS
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Colori combinati IRB:
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NB
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RGB: Rosso–verde–blu


Addenda
Il Jet Propulsion Laboratory della NASA dirige la sonda MRO. La fotocamera fu costruita da Ball Aerospace & Techologies Corp., e il suo progetto è realizzato dall’Università dell’Arizona.