Il modulo di atterraggio Phoenix durante l’inverno marziano
NASA/JPL-Caltech/UArizona
Il modulo di atterraggio Phoenix durante l’inverno marziano
ESP_014393_2485
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Verso la fine dell’ inverno nell’ emisfero settentrionale, non appena i raggi solari hanno iniziato a raggiungere la Phoenix, il team della HiRISE ha deciso di tentare una ripresa fotografica del sito di atterraggio, nonostante il basso livello di illuminazione. La potenza della HiRISE ci ha permesso di vedere anche in queste difficili condizioni.



Accoppiando queste immagini alla posizione conosciuta del modulo di atterraggio, è possibile effettuarne l’identificazione, anche in condizioni di cattiva illuminazione e pur nascosto dal gelo. Per rendere le cose ancora più difficili, alcune delle immagini sono di cattiva qualità a causa della foschia atmosferica, che spesso a queste latitudini ed in questa stagione nasconde la superficie.



In questa immagine, l’ albedo (la frazione di luce riflessa) non indica necessariamente la quantità di brina. E’ da considerare che tutte queste immagini vengono “allargate” opportunamente per ottenere il miglior contrasto, in tal modo i livelli di “chiaro” e di “scuro” tra le immagini non possono essere confrontati fino a che non è stata effettuata una complessa procedura di calibrazione. In effetti, se l’ allargamento è esattamente lo stesso per tutte le immagini, le aree più scure dell’ immagine ESP sono sempre più chiare del terreno caratteristico, come quello che circonda il modulo di atterraggio nella PSP_008855_2485, fotografia che è effettuata in assenza di ghiaccio.



Inoltre, altri fattori influenzano la luminosità relativa, come la dimensione dei singoli granelli di ghiaccio secco, la quantità di polvere mescolata al ghiaccio, la quantità della luce che colpisce la superficie ed i diversi angoli di illuminazione e di inclinazione dei pendii. I venti inoltre cambiano di direzione e di intensità, spostando la brina e la polvere di qua e di là. Lo studio di questi cambiamenti ci aiuterà a capire la natura del gelo stagionale e dei modelli climatici invernali di questa zona di Marte.

La quantità di brina di biossido di carbonio aumenta nella transizione tra il tardo inverno e l’ inizio della primavera, in tal modo lo strato di ghiaccio diventa più compatto immagine dopo immagine, ricoprendo lentamente il modulo di atterraggio della Phoenix. Ci si attendeva che lo spessore massimo potesse raggiungere qualche decina di centimetri, raggiungendo il suo picco nel settembre del 2009.
Sfortunatamente, in quel periodo la Mars Reconaissance Orbiter si trovò nel bel mezzo di un periodo prolungato passato in modalità protetta, in seguito ad un’ anomalia di funzionamento della sonda, pertanto la HiRISE non fu in grado di catturare un’ immagine del fenomeno.

La Planetary Society ha realizzato un’animazione che mette a confronto le condizioni della Phoenix in diversi momenti.

ULTERIORI INFORMAZIONI

Informazioni sulle immagini:
PSP_008855_2485 - 16 Giugno 2008 - Ls 86 (estate nell’emisfero nord) – angolo di incidenza 51.2 gradi - durante la missione principale (senza ghiaccio, per confronto)

 ESP_014103_2485 - 30 Luglio 2009 - Ls 313 (inverno nell’emisfero nord) – angolo di incidenza 89.2 gradi

Traduzione: Roberto Gorla
 
Data di acquisizione
22 agosto 2009

Ora su Marte
1:44 PM

Latitudine (centrata)
68.2°

Longitudine (Est)
234.3°

Altitudine della sonda
312.9 km

Scala originale dell’immagine
31.3 cm/pixel (con 1 x 1 binning) e gli oggetti di 94 cm attraverso sono risolti

Scala dell’immagine proiettata:
25 cm/pixel

Immagine proiettata
Stereografica polare

Angolo di emissione
4.2°

Angolo di fase
87.0°

Angolo di incidenza del Sole
84°, e il Sole è localizzato 6° sopra l’orizzonte

Longitudine solare
325.4°, inverno settentrionale

JPEG
Nero e bianco:
proiettato  non proiettato

Colore IRB:
proiettato  non proiettato

Colori combinati IRB:
proiettato

Colori combinati RGB:
proiettato

Colore RGB:
non proiettato

JP2 per scaricare
Nero e bianco:
proiettato (378 MB)

Colore IRB:
proiettato (147 MB)

JP2 EXTRAS
Nero e bianco:
proiettato  (169 MB)
non proiettato  (125 MB)

Colore IRB:
proiettato  (37 MB)
non proiettato  (126 MB)

Colori combinati IRB:
proiettato  (59 MB)

Colori combinati RGB:
proiettato  (52 MB)

Colore RGB:
non proiettato  (113 MB)
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NB
IRB: Infrarosso–rosso–blu
RGB: Rosso–verde–blu


Addenda
Il Jet Propulsion Laboratory della NASA dirige la sonda MRO. La fotocamera fu costruita da Ball Aerospace & Techologies Corp., e il suo progetto è realizzato dall’Università dell’Arizona.